I latticini fanno male ?

Spesso si sente parlare degli effetti positivi dell’assunzione del latte e derivati, ma altrettanto spesso c’è chi mette in discussione tali effetti benefici, anzi propende per considerare latte e formaggi dannosi per la salute.

Latte e formaggi sono  messi sotto accusa per il contenuto di grassi saturi, considerati responsabili di disturbi cardiocircolatori, obesità e tumori, ma anche responsabili di “intasare” il sistema linfatico che li veicola  dall’intestino.

Apporto di calcio: spesso si sente parlare dell’effetto benefico dei formaggi, in particolare quelli stagionati, per l’apporto di questo prezioso minerale nelle ossa, ma in realtà, questo viene anche  sottratto alle ossa per tamponare l’acidità causata dallo smaltimento delle proteine presenti nei formaggi stessi.

Eccessivo apporto di sale: i formaggi, soprattutto quelli stagionati, presentano una grande concentrazione di Sodio che, se assunto in eccesso è dannoso per la nostra salute.

Per non parlare poi dell’intolleranza al lattosio: è uno zucchero che noi esseri umani riusciamo a digerire grazie alla presenza di un enzima, la lattasi. La maggior parte della popolazione, perde però questo enzima in età scolare e quindi non riesce più a digerire il latte. Ecco che si manifestano vari disturbi, dal gonfiore al dolore addominale, fino a crampi e diarrea. In alcuni casi anche reazioni e livello sistemico. (L’intolleranza al lattosio non va però confusa con l’allergia alle proteine del latte.)

Per ultima cosa, va tenuto in considerazione un aspetto molto importante che riguarda lo stile di vita del bovino e come viene alimentato: mangime e fieno contaminati di pesticidi, somministrazione di antibiotici e ormoni. Tutto ciò lo ritroviamo poi nel latte.

 

Guardiamo quindi anche gli effetti positivi: da millenni l’uomo è diventato allevatore e si è nutrito di latte e formaggi, grazie ai quali in alcune situazioni ed aree geografiche è riuscito a sopravvivere.

Il latte presenta un mix formidabile di nutrienti, dalle proteine altamente digeribili e assimilabili, alle vitamine D e del gruppo B, a minerali come calcio e fosforo.

Non presentano zuccheri che favoriscono picchi glicemici e quindi sono un ottimo pasto per la colazione o come spuntino prima dell’attività sportiva perché forniscono energia a lungo termine.

Si può ovviare al problema del lattosio, assumendo yogurt, naturalmente fornito di batteri produttori di lattasi, oppure formaggi stagionati come il grana e il parmigiano che hanno una quantità di lattosio pari a zero.

 

Allora, come comportarci?

Innanzitutto prediligere i formaggi tradizionali di latteria locale e di provenienza sicura: optare per quelli naturalmente più magri, come la caciottina fresca, il fior di latte, la mozzarella e la ricotta.

Poi possiamo spostare l’attenzione verso formaggi di capra e pecora, più digeribili e probabilmente ottenuti da latte più genuino.

Evitare i formaggi industriali come i formaggini e le creme spalmabili:  sono prodotti chimii lavorati con addensanti e altri additivi che servono per dare colore e consistenza ad un prodotto che altrimenti sarebbe destinato allo scarto. A volte sono presenti anche zuccheri. Insomma: i grassi calano, ma il formaggio perde in genuinità.

Pensiamo poi a tutte le occasioni in cui assumiamo latte e derivati senza accorgerci. Leggendo la lista degli ingredienti dei prodotti industriali, troveremo spessissimo latte, derivati, panna  in ogni dove: nelle cotolette, nei wurstel, nel prosciutto cotto, nei dolci, nei gelati ecc. Sono questi i prodotti che per primi dobbiamo eliminare se vogliamo che la nostra diventi un’alimentazione sana e corretta.

Per ultima cosa ricordiamo che la differenza la fanno la quantità e la frequenza di assunzione: se ci limitiamo a portare in tavola questo alimento 2 volte alla settimana avremmo ottenuto solo i suoi effetti benefici.

I formaggi possono restare nella nostra tavola  se sono di buona qualità e uniti a tanta verdura e frutta fresca: come sempre si tratta di avere buonsenso!

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